Installazione stufe a pellet sono pienamente compatibili con gli altri componenti del sistema: possono essere installate in abbinamento ad impianti solari, alla pompa di calore Air Combo ed agli impianti radianti.
Circe è la stufa e Ninfa la caldaia a pellet: due pratiche soluzioni per la sostituzione di vecchi sistemi a gas e a gasolio. Offre notevoli risparmi economici nel tempo (fino al 40%). L’elettronica avanzata ne consente l’integrazione con tutti gli impianti, sia nuovi che esistenti. Se sei interessato e vuoi ricevere un preventivo o una visita di un nostro funzionario, compila subito il modulo di contatto. Ninfa e Circe sono dotate di un sistema innovativo del caricamento del pellet.
Questo sistema a chiusura girevole, consente di dosare in maniera precisa le quantità di combustibile immesse nella camera di combustione. Il suo funzionamento sicuro evita che la macchina vada in blocco durante la fase di caricamento pellet, migliorando anche la sicurezza dell’impianto, in quanto la camera di combustione viene chiusa ermeticamente in tutte le sue fasi escludendo il ritorno di fiamma. Con questo accorgimento tecnico tutto l’impianto di riscaldamento risulta più stabile e la caldaia molto più pulita e silenziosa. Nelle caldaie e stufe a pellet è stato ottimizzato anche il giro fumi.
Per ottenere un rendimento ottimale, oltre al calore del fuoco, le nuove caldaie e stufe a pellet a Roma sfruttano anche quello prodotto dai fumi avendo così una resa straordinaria. I fumi provenienti dalla camera di combustione transitano verso le tubazioni per lo scambio termico rilasciando il loro calore .Arrivati in alto, i fumi rimbalzano sul coperchio di vermiculite e si incanalano di nuovo sulle altre tubazioni rilasciando fino all’ultimo strato di calore. Il calore accumulato viene trasmesso ai condotti e utilizzato per riscaldare o per la produzione di acqua calda sanitaria.
Le caldaie e stufe sono state progettate adottando accorgimenti tecnici per garantire una pulizia semplice ed efficace dei tubi e la massima efficienza della caldaia evitando costosi interventi di manutenzione. Muovendo la maniglia (estraibile) posizionata sopra la stufa, delle molle scendono lungo il sistema di scambio e rimuovono facilmente eventuali residui di fuliggine dalle pareti dei condotti. La fuliggine cade poi nel vano di raccolta posto dietro al cassetto cenere e può essere rimossa anche con un comune aspirapolvere.
l nuovo modello di Ninfa è equipaggiato di serie con il bruciatore autopulente brevettato. Il meccanismo automatico assicura la perfetta pulizia del braciere in fase di avvio della caldaia garantendo quindi un’ottima accensione.
In questo modo non è necessario svuotare il bruciatore delle caldaie e stufe a pellet a Roma ogni giorno, ma soltanto ogni 700/1000 kg di pellet bruciato .Il sistema autopulente migliora anche il rendimento della caldaia poiché prima di ogni nuova accensione il braciere rimane pulito mantenendo sempre ottimali le condizioni di combustione. I sistemi a pellet Rossato Group sono un’ottima soluzione sia per il risparmio energetico che per la tutela dell’ambiente.
Consentono di usufruire di incentivi locali o governativi che le rendono ancora più convenienti. Con la stufa o caldaia a pellet si può risparmiare fino al 70% rispetto ai sistemi tradizionali di riscaldamento e migliorare la qualità dell’impianto. Si tratta di un ottimo investimento che può far risparmiare molto nel corso del tempo e con costi ammortizzabili del prodotto nell’arco di anche un anno.
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FORSE NON TUTTI SANNO CHE…
La stufa a pellet è un apparecchio simile alla stufa a legna, adibita al riscaldamento di ogni tipo di ambiente, che utilizza come combustibile solido il pellet. È considerato un prodotto ecologico poiché per ottenere il pellet vengono di norma utilizzati gli scarti di lavorazione del legno. In altri termini non sarebbe quindi necessario l’abbattimento di nuovi alberi per la produzione del pellet nel caso in cui il consumo non superi la quantità di scarti di lavorazione del legno.
Le differenze principali rispetto alla stufa a legna sono le seguenti:
- necessita di un collegamento alla rete elettrica come un comune elettrodomestico;
- funziona in maniera automatica, accendendosi tramite una resistenza elettrica e ha un’autonomia di funzionamento in base alla capacità del proprio serbatoio di pellet;
- ha una canna fumaria di misure ridotte (diametro da 80 mm a 100 mm);
- funziona a tiraggio forzato cioè una ventola situata all’interno della stufa provvede a estrarre verso la canna fumaria i fumi o residui di combustione prodotti dalla combustione stessa.
- è di facile manutenzione eliminando il trasferimento del combustibile dalla legnaia all’abitazione e perché, se installata correttamente, non ha fuoriuscite di fumo all’interno dell’ambiente di utilizzo in quanto lavora in depressione. Sono ora in produzione anche delle stufe a pellet completamente ermetiche rispetto all’ambiente di installazione: prelevano l’aria direttamente dall’esterno e non dal locale dove sono situate, utilizzabili nelle moderne case passive dove è fondamentale l’isolamento termico verso l’ambiente esterno.
- se è una stufa canalizzata, i muri degli altri ambienti ove non sia presente la stufa, sono dotati di una o più bocchette per l’uscita dell’aria calda. Questo sistema è utile per riscaldare tutti i locali senza dover impiegare altri sistemi poiché possono aumentare i consumi dell’energia elettrica, come in una casa grande.
- La struttura è simile a una stufa tradizionale e ha un vano o serbatoio, di solito con carica dall’alto, che contiene il pellet da bruciare. Esso può avere una capienza che parte da quindici e può arrivare fino a sessanta o più chilogrammi a seconda del modello di stufa. All’interno vi è una vite infinita o coclea che trascina il pellet dal serbatoio all’interno del braciere dove il combustibile viene bruciato grazie alla presenza di una resistenza elettrica che, diventando incandescente nella fase di avvio, innesca la fiamma.
Il calore prodotto viene diffuso nell’ambiente sia per convezione naturale sia ad aria forzata con una o più ventole che contribuiscono a distribuire l’aria calda negli ambienti attigui. In alcuni modelli è anche possibile incanalare l’aria calda in piccole condotte e posizionare una o più bocchette per canalizzare il calore in altri vani. I modelli più recenti sono dotati di un cronotermostato che permette di programmare orari di accensione e spegnimento in automatico, la velocità della ventola per l’aria calda forzata e i gradi di temperatura desiderati. Il calore prodotto è misurato in kilowattora (kWh) (un kilowattora corrisponde a 859,8 kcal o 3,6 MJ). La potenza di ogni singolo modello (misurata in kilowatt) è commisurata in base alla dimensione della stufa, alla quantità di pellet bruciato, alla regolazione impostata dall’utente. Anche il tipo di pellet utilizzato può incidere sulla resa calorica della stufa.
Lo scarico dei fumi derivanti dalla combustione avviene con un tubo di diametro variabile anch’esso a seconda del modello, da 8 a 10 cm di diametro. La tubazione deve essere in materiale resistente alle temperature di esercizio, agli acidi e alle eventuali condense prodotte dalla combustione, in Italia secondo le norme UNI si prescrive l’acciaio AISI 316.
La stufa necessita di una pulizia ordinaria del braciere e del cassetto cenere (se presente) da effettuare con frequenza variabile a seconda dell’utilizzo in termini di tempi di funzionamento e di potenza impostata e del tipo di pellet impiegato, la pulizia va fatta con l’aspiracenere, la pulizia del vetro della stufa dai residui di cenere, richiede prodotto speciale adatto a tale vetro; inoltre richiede pulizia più approfondito almeno una volta all’anno, ma anche più spesso in base al modello e all’utilizzo. Potrebbe essere necessario l’intervento di un tecnico per questa operazione.
Esistono stufe a pellet ricoperte di ceramica o rivestite in acciaio. La ceramica non scotta e mantiene a lungo il calore, mentre l’acciaio può raggiungere temperature elevate ma si raffredda molto più in fretta. Esistono altresì modelli di stufe a pellet dedicati al riscaldamento dell’acqua per i radiatori. In tali prodotti sono presenti all’interno scambiatori di calore in cui è presente l’acqua che una volta riscaldata circolerà nell’impianto dei termosifoni. È inoltre possibile far coesistere questo tipo di stufa e un’altra fonte di calore (es. una calderina a gas) in modo che funzionino alternativamente.
Una bocchetta per l’uscita dell’aria di una stufa a pellet canalizzata
La normativa di riferimento per l’installazione delle stufe a legna e pellet in Italia è la UNI 10683 rev. 2012. (Wikipedia)